TRA MITO E REALTA': IL RACCONTO DI ILIO

Eccomi qui ad iniziare il nostro viaggio con il primo libro...
Siamo ad Hissarlirk, una collina che si trova in Anatolia, Turchia. Il nome non vi dirà nulla, a meno che voi non siate stati in Turchia, ma se vi dico che qui si trovava forse una delle più famose città dell'antichità, forse capirete o almeno i vostri polverosi ricordi scolastici verranno fuori :siamo a Troia.
Proprio la città, famosa per la guerra cantata da Omero nel VIII secolo a.c., dove troiani ed greci hanno combattuto per 10 anni, dove si trovano i resti di quella che è stata una città molto forte e fiorente che dominava lo Stretto dei Dardanelli. Quando Omero scrisse i 24 libri, probabilmente non aveva mai visitato questa città (se è davvero esistita) e non si sa nemmeno se i fatti raccontati siano veri o immaginati da lui stesso, ma comunque il mito di una guerra così importante romanzata o meno, è diventato celebre soprattutto per i suoi personaggi.
A scuola, ci hanno fatto e ancora oggi fanno passare delle ore in compagnia di Ettore, Achille, Priamo , Elena, Andromaca, Paride che alla fine, o li odi o li apprezzi. Tutti sappiamo, anche se non si è letta l'Iliade per intero, che la guerra è scoppiata per amore: un colpo di fulmine nato tra Elena di Sparta e Paride di Troia. Nulla di male se non fosse che Elena era sposata con Menelao, il re e quindi era la regina e Paride, siccome era la donna più bella che avesse mai visto, non ci ha pensato due volte a rapirla e portarla a Troia. Su Elena si è detto tutto e non proprio belle cose, ma in realtà, anche lei si era innamorata di un ragazzo bellissimo e non voleva proprio stare con un marito rozzo, violento e brutto, sposato per ragione di stato. Paride era l'amore e lei voleva questo, pur sapendo che il suo rapimento avrebbe armato tutti i principi della Grecia e li avrebbe spinti ad attaccare Troia. Ma in realtà, ciò che ha mosso i Greci non è stata la difesa dell'onore del re di Sparta, ma il fatto che Troia fosse molte potente e per questo andava distrutta. Omero racconta di eroi che da entrambe le parti hanno combattuto fino alla fine in duelli descritti in ogni minimo dettaglio, in una pianura che per 10 anni ne ha viste tante fino alla tragica fine di una città stremata e distrutta dalle fiamme. I greci avevano tra di loro i guerrieri più valorosi e il più famoso era Achille: un semidio, che per la sua ira causò molti lutti tra i greci e troiani e che alla fine morirà colpito nel suo punto debole. La leggenda narra che il suo tallone era vulnerabile perchè si raccontava che venne immerso in un fiume le cui acque lo resero invincibile, ma il tallone rimase fuori e questo lo portò a morire perché fu colpito da una freccia. Achille ,bello e dannato che uccise Ettore, bello e dal grande cuore: il loro duello e la morte di Ettore è raccontato nel libro più bello dell'opera (il 22). Oltre a loro, c'è un re Priamo che vede la sua città distrutta e la sua famiglia colpita da un triste destino di morte e schiavitù: mentre i suoi figli perdono la vita in battaglia, le sue figlie diventeranno schiave dei nemici. Una città intera che resiste ad un lungo assedio, per poi cadere con l'inganno di un cavallo di legno, che racchiude gli ultimi e valorosi greci, piano escogitato da Ulisse (del quale poi parlerò nel prossimo viaggio). La guerra è stata vissuta oltre che dagli uomini, anche dalle donne che perdono i loro compagni di vita e sono abbandonate senza gli affetti più cari e che non capiscono quanto l'odio possa essere superiore all'amore: Andromaca che saluta suo marito Ettore, prima del duello contro Achille, è un altro libro che vi consiglio di leggere (il 6).
Altri protagonisti invisibili, ma non meno importanti , sono gli dei: i loro capricci nel bene e nel male hanno segnato le sorti della battaglia. Alcuni erano dalla parte dei greci e altri con i troiani: il loro intervento in molti casi è stato decisivo.
Leggendo le pagine dell'Iliade, al di la di come sia iniziata o finita la guerra tra greci e troiani, quello che resta è un classico da rileggere perché magari a scuola, lo fanno sembrare come un libro pesante e non per tutti, ma vestire i panni dei guerrieri greci o dei principi troiani e vivere le loro emozioni e i loro pensieri, è stato molto bello.
Grazie e al prossimo viaggio! 

Commenti

  1. Premetto che non ho mai studiato in modo approfondito Iliade e Odissea avendo frequentato un liceo linguistico. Ammetto che questo tipo di narrativa non mi entusiasma particolarmente, ma leggere i tuoi interventi ha acceso in me un'interesse non indifferente. Continua così, sei una grande :D

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari