LA DURA VITA DEI MARINAI

Cari viaggiatori eccomi di nuovo tra voi e scusate il ritardo ! Questo viaggio è stato lungo e faticoso perché viaggiare per tanto tempo per mare e fermarsi poco sulla terra, non è facile. Il libro del quale oggi vi parlerò , è un insieme di racconti scritti da un autore famoso per un altro libro,del quale tutti se non avete letto(ma vi consiglio di farlo perché è uno dei libri fondamentali della narrativa mondiale) almeno ne avete sentito parlare perché forse legato alla vostra adolescenza: sto parlando di Melville e del celeberrimo "Moby Dick". Di questo autore e della sua passione per il mare, credo che tutti ne siamo a conoscenza e lui stesso, lavorando per l'agenzia della dogana di Boston e appassionato di viaggi, non poteva che parlare o scrivere del mare, dei suoi "abitanti" e di coloro che vivono per il mare e sul mare cioè i marinai. Protagonisti di questi racconti sono appunto loro, uomini coraggiosi e dalla pelle dura che sfidano tempeste e pericoli, non per avventura ma per lavoro. Sono figure affascinanti e rozze allo stesso tempo, che vivono vite intere a bordo delle navi, al fedele servizio di qualcuno per pochi soldi e quando sbarcano, si sentono degli estranei perché il mare è la loro vita. I loro lunghi e interminabili viaggi sotto il sole e la luna, con il vento o con la pioggia, li fanno vedere come figure quasi mitiche, metà uomo e metà pesce o uomini che nell'immaginario collettivo infrangono cuori di fanciulle sognanti in ogni porto. In questi racconti, i marinai sono persone insofferenti, sfruttati e sottomessi che scoprono il mondo, lavorano tanto ma vivono nell'ombra delle stive o attaccati alle vele. Marinai forti e instancabili che a furia di vivere sul mare, non sanno comportarsi sulla terra. Il mare con il suo fascino,come succede al capitano Acab di "Moby Dick", gli annebbia la mente e li trascina sul suo fondo, dimenticandoli.
Al prossimo viaggio!  .   

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