VIZI DI FAMIGLIA

Cari viaggiatori, eccomi di nuovo tra voi, dopo tantissimo tempo. Tra studio, lavoro e riposo, l'attesa è stata davvero lunga e ora, cercherò di recuperare il tempo perduto. A dire la verità, anche il libro di cui vi parlerò oggi è stato interminabile, faticoso da leggere, ma anche questo è uno di quei classici intramontabili, amato da pochi ed odiato da molti o meglio, non capito tanto. E' considerato il romanzo più famoso della letteratura russa a livello mondiale e il suo geniale autore, lo ha scritto e non finto quasi in punto di morte ed è stato molto rappresentato sia al teatro che al cinema. Sto parlando di Dostoevsky e dei "Fratelli Karamazov". Siamo quindi, nella Russia del XIX secolo, in pieno regno zarista, agitata da fermenti politici, economici e religiosi, un paese tra apparente modernità e permanente arretratezza. I tre fratelli Ivan,  Aleksej e Dimitrij sono figli, nati da due matrimoni diversi di un proprietario terriero molto ricco, avido e dissoluto che hanno la sfortuna di avere madri fragili e delicate, abbandonate e morte giovani.  Mentre le loro madri li amano, il loro padre non li considera affatto perchè diversi da lui per carattere e modo di vivere la vita. Le loro vite saranno colpite in peggio dalla presenza di un altro fratello illegittimo ,Smerdiajkov ,uomo pazzo e dissoluto come il padre che lo ucciderà e segnerà le loro vite per sempre. Alla fine però, il buon carattere dei primi tre li salverà , mentre il quarto sarà dannato per sempre. Intrighi e dramma si celano dietro questo romanzo che è la presente ed eterna lotta tra bene e male, tra dubbio e fede, abbandono e rinascita. Insomma ha tutto quello che un vero romanzo dell'Ottocento offre,ma la sua complessità, lo rende poco gradito.

Al prossimo viaggio!

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