IL MONDO DEI DIVERSI

Bentornati viaggiatori!
Oggi ci troviamo in Francia e più precisamente nella città più importante e dopo essere stati in campagna, siamo arrivati a Parigi. Questa città, da secoli, è luogo di romanzi molto conosciuti sia nella letteratura francese che internazionale, ma la protagonista del nostro libro non è la città, ma un luogo simbolo molto amato per la sua bellezza che fin dal Medioevo, veglia sui parigini. E' un monumento maestoso che racchiude in se l'arte e i segreti di Francia: sto parlando della cattedrale di Notre Dame. Forse il luogo vi dirà qualcosa perchè fiumi di inchiostro sono stati versati per descriverla, tante tele dipinte per esaltare la sua bellezza, canzoni e trattati l'hanno descritta, ma soprattutto nei tempi moderni, quest'opera è diventata un musical di successo mondiale e anche un cartone animato e tutti noi siamo venuti a conoscenza di un mondo straordinario, popolato da tante persone, racchiuso in uno spazio dal nome particolare come "la corte dei miracoli".
Questo libro, scritto da Victor Hugo, è studiato a scuola in Francia come da noi "I promessi sposi" e in Spagna, "Don Chisciotte" e sono diventati per ironia della sorte, tutti e tre molto celebri. Tornando al libro, in questo luogo abita Quasimodo, il gobbo più famoso della letteratura, che vive in solitudine con la sola compagnia delle campane, alle quali ha dato un nome e con le gargolle, che sono quelle sculture che si trovano sulla facciata di Notre Dame, con le quali lui sembra parlare. Quasimodo è stato abbandonato perchè purtroppo, la natura con lui non è stata benigna e viene per così dire allevato da Frollo, un personaggio molto enigmatico, dalla natura ombrosa. Lui è l'unico contatto che Quasimodo ha con quel mondo che lo ha rifiutato, ma che non conosce perchè vive nascosto, fino a che nella sua vita entra una zingara di nome Esmeralda, che vive la sua stessa condizione in quanto entrambi diversi. Nella corte dei miracoli ma di miracoli nemmeno l'ombra perchè qui vivono i rifiutati dalle società, i poveri e gli emarginati, ogni giorno la vita scorre nel buio più completo, le stagioni sono tutte uguali e ogni essere umano sembra privo di sentimenti. Quasimodo ed Esmeralda dall'inizio alla fine del libro, saranno giudicati per colpe che non hanno e mentre l'uno cerca di uscire dal suo stato di deformità, dimostrando che la sua bellezza sta nel suo cuore, l'altra sarà vittima dell'indifferenza e non avrà la possibilità di dimostrare che l'unica cosa del quale aveva bisogno era di essere amata. Mentre tutti gli altri personaggi continueranno a vivere le loro vite, i nostri infelici dopo essersi conosciuti , rimarranno insieme per sempre, ma in un'altra vita.
La diversità da sempre è stata un 'arma usata dai potenti contro i più deboli che anche ora, restano inascoltati. L'amore soltanto può salvare, ma tante volte non basta.
Nel libro troverete una frase che racchiude cosa Hugo pensava dell'amore :"L'amore è come un albero, germina da sè, getta profondamente le sue radici in tutta la nostra vita e continua spesso a verdeggiare sopra un cuore in rovina."

Al prossimo viaggio!
 

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