LE UMANE DEBOLEZZE

Bentornati viaggiatori!
Il nostro treno oggi si ferma ancora una volta in una bellissima città, che piace a tutti, ma proprio a tutti sia oggi che all'epoca del libro: siamo ancora a Parigi. In realtà, questo libro, scritto da Honorè De Balzac, uno dei più grandi scrittori francesi dell'ottocento, racchiude in se due romanzi, considerati uno psicologico e l'altro filosofico, uno più conosciuto e l'altro poco conosciuto. Parigi è il punto di arrivo del protagonista del primo romanzo, "La Pelle di Zigrino" che ha nome Raphael De Valentin, un giovane provinciale di media borghesia, alla ricerca del riscatto sociale, che come tutti i giovani di allora vuole esplodere di vita e quale migliore scelta se non andare a vivere a Parigi, tra mille attrazioni e occasioni. Ma la città si rivelerà con il tempo, una trappola e lui tra feste e divertimenti e appunto umane debolezze, si ritrova squattrinato e decide di compiere un gesto estremo. Ma, gli arriva inaspettatamente la salvezza in un talismano, una pelle di zigrino cioè di uno squalo che si rileva potente e capace di soddisfare ogni suo desiderio e di colpo la sua vita ritorna a splendere. Ma, più lui vuole salire in alto e più la sua vita si consuma: la felicità che ha ritrovato in tutto, si dissolve presto perchè la magia del talismano, lo consuma e quella società in cui lui voleva primeggiare, lo abbandona e muore miseramente senza aver alla fine avuto tutto quello che cercava. Questo romanzo, lucida analisi della società borghese dell'ottocento, è l'origine di un altro romanzo più famoso, scritto dopo che ha come protagonista un altro giovane che per compiacere agli altri e per essere vincitore sulla natura e sul destino, scende a compromessi con il male e con l'occulto: sto parlando di "Dorian Gray" di Oscar Wilde, del quale parlerò in un prossimo viaggio.
Il secondo romanzo,"La ricerca dell'assoluto ", sembra una rappresentazione teatrale, dove Balzac mette in scena dei personaggi che fanno parte della famiglia Claes, i quali vivono in quella provincia quieta e solitaria sempre in Francia e anche qui, c'è un giovane che cerca di fuggire, cambiare la sua vita alla ricerca di qualcosa fuori di se, ma in realtà non ha mai saputo cosa cercare e bastava solo guardarsi dentro. Questa ricerca ossessiva al limite della follia, rappresenta ogni uomo che con tanti sforzi, cerca di ottenere il meglio ma non ha nulla tra le mani e forse lo trova alla fine della vita, ma ormai è troppo tardi.
Vi lascio con una frase che racchiude l'opinione che Balza aveva sugli uomini, sul loro agire e sul loro sentire:"Il sentimento che l'uomo sopporta più con maggiore fatica è la pietà, soprattutto quando la merita. L'odio è un tonico, fa vivere ed ispira vendetta,ma la piètà uccide e indebolisce ulteriorlmente la nostra debolezza."

Al prossimo viaggio!

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