IL MONDO CHE NON C'E'
Cari viaggiatori, oggi andremo non in posto che si trova su mappe o cartine geografiche, ma in un posto fantastico dove regna la fantasia e dove credo, tutti vorremmo vivere: ci troviamo nel regno di Utopia. Non è un regno vero e proprio, ma un mondo immaginato con la mente e anche con il cuore , dove non ci sono differenze, ingiustizie, guerre, povertà e crimini (un mondo finto, purtroppo). In greco, la parola utopia deriva da u-topos che significa "non luogo" e in passato, filosofi, scrittori e religiosi che sognavano un mondo migliore, hanno scritto pagine e pagine su questi luoghi solo immaginati e mai realmente esistiti, dove tutto sembra andare bene, dove non ci sono regole ma poche leggi, dove ognuno rispetta l'altro e si comporta bene. Ci sono anche mondi sommersi, abitati da strane creature che si comportano come uomini ma sono più saggi degli uomini; ci sono mondi governati da donne, simbolo di una saggezza senza tempo; luoghi ai confini del divino, dove un Dio buono e caritatevole ama e non giudica e gli uomini attendono la fine con serenità. Di alcuni scrittori forse avrete sentito parlare come Tommaso Moro e Tommaso Campanella, due illustri filosofi che nelle loro opere "Utopia" e "La città del sole" avevano immaginato un mondo diverso, visto che in quello dove abitavano erano incompresi e non hanno fatto una bella fine; ha scritto anche un santo sulla fine del mondo o su un mondo con o senza Dio come San Giovanni, hanno scritto più recentemente Orwell e Wells, due autori che hanno ipotizzato un mondo governato da animali e una storia che va avanti, calpestando i deboli e un viaggio con la macchina del tempo per fermare questo mondo che proprio non funziona. Grandi utopisti con grandi menti non come invece siamo noi ora, che abbiamo solo grandi sogni, volendo cambiare questo mondo dove, ogni giorno per una cosa che va bene, di riflesso ne accadono altre che proprio facciamo fatica ad accettare.
Vi lascio con una frase di Tommaso Moro che rispecchia il modo di pensare e di agire suo e di quanti vorrebbero essere o sono cosi:
"Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare, che io possa avere la pazienza di cambiare le cose che non posso cambiare, che io possa avere soprattutto l'intelligenza di saperle distinguere."
Al prossimo Viaggio!
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